Le lavorazioni delle murrine
Fiori, cerchi, stelle
Tirare la canna
Segue poi un momento di straordinaria maestria: la fase di tiratura della canna. L’estremità libera del cilindro di vetro molle viene fissato a caldo a un’altra asta, localmente denominata “conzaùra”, e in questa fase critica, l’abilità congiunta di due artigiani viene messa alla prova. Allontanandosi uno dall’altro fino a coprire una distanza che può raggiungere quasi i 100 metri, lavorano il cilindro di vetro, affinandone il diametro con una stiratura delicata e precisa. Questo processo, eseguito con estrema cura e abilità, trasforma la massa incandescente in una canna sottile ed elegante, pronta per essere sezionata in un’infinità di murrine colorate, ciascuna un unico frammento di bellezza.
Ogni singola murrina è una testimonianza unica dell’abilità e dell’immaginazione degli artigiani di Murano, eredi e custodi allo stesso tempo di un’arte millenaria che continua a stupire e a incantare il mondo intero.